Partiamo con quella di Geremia Gatti, 12 anni, primo classificato della sezione "11-14 anni".
Il libro è "Tobia" di Timothee de Fombelle, uno scrittore e drammaturgo francese che non ha ancora 40 anni.
"Avete mai pensato di essere alti un millimetro e mezzo e di vivere in una quercia? Avete mai provato a saltare da un ramo all’altro, da una foglia all’altra, o di vivere nella corteccia di un albero o in un filo d’erba? Avete mai immaginato di perdervi nei sentieri del bosco, o di entrare con un amico nella più famosa e temuta prigione dell’albero e poi uscirne vivi senza che nessuno se ne accorga?
Beh, in questo libro tutto diventerà possibile! Con Tobia scapperete dal vostro
popolo, vi nasconderete nelle crepe della corteccia e nelle grotte, ed anche se
qualche volta ci rimarrete chiusi dentro, avrete la possibilità di vivere
cibandovi di muffa e qualche altro pasto “speciale”.
Tobia
è un ragazzo normale, alto un millimetro e mezzo, felice di avere una bella
famiglia e degli amici. Vive insieme ai suoi genitori e al suo popolo nella
grande quercia. Suo padre, Sim Lolness, un grande scienziato che studia la quercia,
ben voluto da tutti, riesce a sviluppare un’invenzione rivoluzionaria. Riesce a
costruire una macchina che funziona da sola, un “robot” azionato dalla linfa
grezza che scorre all’interno dell’albero. Tuttavia Sim non vuole rivelare il
segreto che fa funzionare il robot perciò viene esiliato e costretto a vivere
con tutta la sua famiglia nei Rami Bassi, un luogo desolato e cupo. Inoltre Jo
Mitch, un ricco proprietario di terreni e industrie con molti briganti al suo
servizio, pronti ad attaccare chiunque gli si metta davanti, fa rinchiudere e
torturare i genitori di Tobia per conoscere il segreto dei robot. Tobia però
riesce a scappare andando contro tutto il suo popolo ed ora è costretto a
nascondersi. Questo libro, scritto da Timothèe de Fombelle, mi è piaciuto molto
perchè è scritto bene. Per questo sono riuscito ad immedesimarmi ed affrontare,
insieme a Tobia situazioni mortali in cui, grazie alla furbizia,
all’intelligenza, al suo coraggio ed un pizzico di fortuna, riuscivo sempre a
cavarmela. La cosa però, che risalta di più in Tobia, è la speranza. In lui
infatti c’è sempre molta speranza ed è proprio grazie a quella che è riuscito a
compiere azioni che noi possiamo descrivere come folli. L’idea di poter
rivedere ancora i propri genitori, in Tobia è fortissima. Ho provato così molte
emozioni leggendo questo libro, dalla paura durante la caccia a Tobia, alla
solitudine quando Tobia capisce di essere cacciato addirittura dal suo migliore
amico, dalla felicità di quando Tobia incontra una nuova amica, Elisha, alla
curiosità di sapere come riusciva a cavarsela quando era in situazioni
pericolose.
Tutte
queste avventure che Tobia ha dovuto affrontare mi hanno fatto capire che la
vita è il bene più prezioso che si ha e non bisogna buttarla via perchè si pensa
di essere odiati da tutti o perchè si pensa di non saper fare nulla.Non bisogna
mai perdere la speranza perchè c’è sempre una via d’uscita. Ogni persona è
diversa dalle altre e sa fare cose che gli altri non riescono a fare, e al
mondo non siamo mai soli perchè c’è sempre un amico disposto ad aiutarci."
Recensione davvero incantevole!! scritta in modo semplice, ma bellissimo...mi ha fatto davvero venir voglia di leggere questo libro! Complimenti allo scrittore...bravo Gere! ;)
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