giovedì 22 novembre 2012

Tobia: un ragazzo normale, pieno di speranza

Da oggi pubblicheremo, una volta la settimana, le recensioni vincitrici del concorso "Letture in ConCorso".
Partiamo con quella di Geremia Gatti, 12 anni, primo classificato della sezione "11-14 anni".
Il libro è "Tobia" di Timothee de Fombelle, uno scrittore e drammaturgo francese che non ha ancora 40 anni. 


"Avete mai pensato di essere alti un millimetro e mezzo e di vivere in una quercia? Avete mai provato a saltare da un ramo all’altro, da una foglia all’altra, o di vivere nella corteccia di un albero o in un filo d’erba? Avete mai immaginato di perdervi nei sentieri del bosco, o di entrare con un amico nella più famosa e temuta prigione dell’albero e poi uscirne vivi senza che nessuno se ne accorga?

Beh, in questo libro tutto diventerà possibile! Con Tobia scapperete dal vostro popolo, vi nasconderete nelle crepe della corteccia e nelle grotte, ed anche se qualche volta ci rimarrete chiusi dentro, avrete la possibilità di vivere cibandovi di muffa e qualche altro pasto “speciale”.
E tutto questo per rivedere i vostri genitori e salvare la vita dell’intero albero!
Tobia è un ragazzo normale, alto un millimetro e mezzo, felice di avere una bella famiglia e degli amici. Vive insieme ai suoi genitori e al suo popolo nella grande quercia. Suo padre, Sim Lolness, un grande scienziato che studia la quercia, ben voluto da tutti, riesce a sviluppare un’invenzione rivoluzionaria. Riesce a costruire una macchina che funziona da sola, un “robot” azionato dalla linfa grezza che scorre all’interno dell’albero. Tuttavia Sim non vuole rivelare il segreto che fa funzionare il robot perciò viene esiliato e costretto a vivere con tutta la sua famiglia nei Rami Bassi, un luogo desolato e cupo. Inoltre Jo Mitch, un ricco proprietario di terreni e industrie con molti briganti al suo servizio, pronti ad attaccare chiunque gli si metta davanti, fa rinchiudere e torturare i genitori di Tobia per conoscere il segreto dei robot. Tobia però riesce a scappare andando contro tutto il suo popolo ed ora è costretto a nascondersi. Questo libro, scritto da Timothèe de Fombelle, mi è piaciuto molto perchè è scritto bene. Per questo sono riuscito ad immedesimarmi ed affrontare, insieme a Tobia situazioni mortali in cui, grazie alla furbizia, all’intelligenza, al suo coraggio ed un pizzico di fortuna, riuscivo sempre a cavarmela. La cosa però, che risalta di più in Tobia, è la speranza. In lui infatti c’è sempre molta speranza ed è proprio grazie a quella che è riuscito a compiere azioni che noi possiamo descrivere come folli. L’idea di poter rivedere ancora i propri genitori, in Tobia è fortissima. Ho provato così molte emozioni leggendo questo libro, dalla paura durante la caccia a Tobia, alla solitudine quando Tobia capisce di essere cacciato addirittura dal suo migliore amico, dalla felicità di quando Tobia incontra una nuova amica, Elisha, alla curiosità di sapere come riusciva a cavarsela quando era in situazioni pericolose.
Tutte queste avventure che Tobia ha dovuto affrontare mi hanno fatto capire che la vita è il bene più prezioso che si ha e non bisogna buttarla via perchè si pensa di essere odiati da tutti o perchè si pensa di non saper fare nulla.Non bisogna mai perdere la speranza perchè c’è sempre una via d’uscita. Ogni persona è diversa dalle altre e sa fare cose che gli altri non riescono a fare, e al mondo non siamo mai soli perchè c’è sempre un amico disposto ad aiutarci."

1 commento:

  1. Recensione davvero incantevole!! scritta in modo semplice, ma bellissimo...mi ha fatto davvero venir voglia di leggere questo libro! Complimenti allo scrittore...bravo Gere! ;)

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