Lo scrittore francese Daniel
Pennac qualche anno fa ha elencato i 10 diritti imprescrittibili del lettore…credo che molti di voi li conosceranno già, per i novizi li riassumo brevemente qui sotto cercando di coglierne l’essenza:
1) Il diritto di non leggere
(cioè, “eresia!” di preferire qualcos’altro alla lettura…)
2) Il diritto di saltare le
pagine (peccato di gola?)
3) Il diritto di non finire
il libro (che liberazione!)
4) Il diritto di rileggere
(per il piacere di farlo o perché proprio ti è sfuggito il senso…)
5) Il diritto di leggere
qualsiasi cosa (a prescindere dal gusto degli altri o da quello imperante!)
6) Il diritto al bovarismo (quando
un libro “mi prende” e perdo il
controllo di me stesso…)
7) Il diritto di leggere
ovunque (serve aggiungere altro?)
8) Il diritto di spizzicare
(eh beh, chi non l’ha mai fatto…)
9) Il diritto di leggere a
voce alta
10) Il diritto di tacere (questi
ultimi due diritti sono alternativi, ma entrambi sacrosanti…)
Per una miglior spiegazione
del decalogo di Pennac vi invito a consultare il suo libro Come un romanzo del
1999, che possiamo trovare naturalmente anche nella nostra biblioteca, sia in
italiano che in francese! Che ne pensate? Siete d’accordo con questi diritti o
alcuni vi lasciano perplessi e soprattutto ce n’è qualche altro che
aggiungereste?
Christian S.
Hai fatto bene, Christian, a ricordare il decalogo di Pennac!
RispondiEliminaAggiungo soltanto che, in un certo senso, il diritto numero 9 è quello del quale ci avvaliamo noi di "Voci di Carta" quando proponiamo le nostre letture pubbliche!
Bellissimi questi punti, che non conoscevo. Questa sera andrò a dormire felice di conoscere 10 miei diritti che prima ignoravo :-)
RispondiEliminaI miei preferiti sono: diritto di leggere qualsiasi cosa e il diritto di leggere ovunque. Sono quelle manifestazioni esteriori di libertà che solo un lettore può vantare.