Mentre
vi scriviamo, a Napoli e in molte città italiane, si celebra la prima giornata
italiana delle biblioteche (BiblioPride).
Promossa
dall’Associazione Italiana Biblioteche, l’iniziativa ha lo scopo di ribadire
l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale,
economica e sociale del nostro Paese; dovrebbe essere anche una giornata di
affermazione dell’orgoglio di tutti i bibliotecari che vogliano affermare
pubblicamente l’amore per la loro professione.
Non
è difficile appassionarsi a un lavoro che comprende molti tipi di attività, e che arricchisce lo spirito. Ma sarebbe senz'altro meno stimolante, se non ci fossero i volontari e i lettori che
quotidianamente ci danno ulteriore energia e motivazione. Ci aiutano a far in
modo che la biblioteca diventi davvero luogo di partecipazione e di democrazia.
Con
continuità, le amministrazioni che negli anni si sono susseguite in questo comune hanno sostenuto l’apertura e lo sviluppo delle biblioteca, consentendo
ai cittadini di crescere personalmente e culturalmente in un ambiente aperto e
gratuito, alla portata di tutti.
Ogni
tanto diamo i numeri, e lo vogliamo fare anche oggi (con orgoglio),
presentandovi in sintesi i dati statistici di questa biblioteca:
Anno 2008
|
Anno 2009
|
Anno 2010
|
Anno 2011
|
|
PRESTITI
|
21441
|
22435
|
23716
|
24971
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TOTALE
UTENTI
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3525
|
n.d.
|
2235
|
2674
|
NUOVI
UTENTI
|
193
|
n.d.
|
711
|
439
|
Al
31 dicembre 2011, la biblioteca possedeva in tutto 24.260 documenti ed era
abbonata a 23 periodici.
Grazie
al servizio di interprestito, nel 2011 sono arrivati in biblioteca ben 811
documenti (siamo al quarto posto tra tutte le 90 biblioteche del territorio
provinciale) e sono stati mandati ad altre biblioteche 551 libri (qui siamo all’ottavo posto tra
le biblioteche del trevigiano).
Ma
quanto è necessaria una biblioteca, oggi?
Risponde
a questa domanda il grande scrittore Camilleri, che in un videomessaggio
dedicato proprio a questa giornata dice:
“Siamo
in piena recessione. E, quindi, chi vuole leggere, chi ha necessità di
consultare dei volumi, non può che rivolgersi alle biblioteche.”
Passate parola!
Vi aspettiamo,
le bibliotecarie.
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