No, non si tratta di decisioni relative all'economia, alla sicurezza, o ai lavori pubblici.
Niente di tutto ciò: il sindaco ha proibito alcuni libri per bambini. Ha bandito dagli scaffali delle biblioteche dei nidi e delle scuole dell’infanzia certi titoli, alcuni dei quali molto belli, conosciuti e apprezzati dai bimbi, e dagli esperti del settore.
Perché mai questa proibizione? Perché, a parere del sindaco, questi libri promuoverebbero modelli di famiglie non graditi al suddetto primo cittadino.
Di seguito un paio di link sulla triste notizia veneziana:
http://www.repubblica.it/ cronaca/2015/06/25/news/il_ neosindaco_via_i_libri_gender_ dalle_aule_di_venezia_ed_e_ polemica-117663659/
http://narrativainbiblioteca. blogspot.it/2015/06/come-e- triste-venezia.html
http://www.repubblica.it/
http://narrativainbiblioteca.
Per
dire di no a questa delibera dal sapore medievale (sembra di essere
tornati all'epoca dell'Inquisizione, o all'indice dei libri proibiti),
il mondo delle biblioteche e dei lettori si è mobilitato e ha proposto
un flash mob che si svolgerà la sera di mercoledì 1 luglio.
Gli ideatori di questo evento, che sta riscuotendo numerose adesioni a livello nazionale, hanno proposto di leggere "Piccolo blu e piccolo giallo", uno
dei più noti e significativi tra i libri banditi, scritto da Leo Lionni.
Alcuni componenti del Gruppo "Voci di Carta" aderiscono all'iniziativa, e propongono il loro flashmob di lettura mercoledì 1 luglio, alle ore 18.30, nel parco di Villa Olivi, di fronte alla Biblioteca.
Ecco il link all'evento diffuso su Facebook:
https://www.facebook.com/events/1464921280485994/
Così recita la descrizione dell'evento nazionale:
Perché
tutti i libri continuino a essere strumento di bellezza, crescita,
gioia, consapevolezza e rispetto per tutti. Perché non vogliamo che
sparisca nessun libro dagli scaffali delle Biblioteche di ogni ordine e
grado!
Ci auguriamo che la lettura di domani a Breda contribuisca alla riflessione su temi rilevanti: la libertà d'espressione, l'importanza delle letture di qualità nell'infanzia, la solidarietà, il rispetto per i diversi modelli familiari, la consapevolezza e l'intelligenza.
Un gruppo come il nostro deve servire soprattutto a far capire che i libri, soprattutto quelli belli come questi che vengono banditi, sono un patrimonio prezioso che va difeso sempre, e che proibire un libro perché si ha paura del messaggio di solidarietà e di rispetto che esso trasmette è un atto violento e ignorante.
Un gruppo come il nostro deve servire soprattutto a far capire che i libri, soprattutto quelli belli come questi che vengono banditi, sono un patrimonio prezioso che va difeso sempre, e che proibire un libro perché si ha paura del messaggio di solidarietà e di rispetto che esso trasmette è un atto violento e ignorante.
Gruppo Lettura "Voci di Carta"
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