lunedì 12 dicembre 2011

La democrazia in biblioteca

Qualcuno sostiene che la biblioteca sia uno dei luoghi dove la democrazia viene maggiormente espressa: vi si trovano libri che racchiudono pensieri diversi gli uni dagli altri -negli stessi scaffali!-, lo spazio è offerto ad autori di qualsiasi estrazione sociale e schieramento politico, e le porte sono aperte a persone di qualsiasi nazionalità, credo e ricchezza (interiore ed esteriore).

Chiunque entri in biblioteca è uguale agli altri: è lì per leggere, per accrescere la propria conoscenza, per ottenere informazioni, per trascorrere serenamente -in silenzio o in compagnia- un po’ di tempo in un luogo che ritiene adatto a questo scopo.
In biblioteca si può ricevere, ma si può anche dare: basti solo pensare ai numerosi volontari che prestano la propria opera a favore della cultura, e allo scambio -spesso virtuoso- tra utente e bibliotecario.

Un video che recentemente gli amanti delle biblioteche hanno fatto girare sul web fa riflettere su quanto sia importante offrire accoglienza, opportunità e anche speranza. Marius, un adolescente straniero e in difficoltà, esprime il grande stupore dell’essere accettato e la gratitudine nei confronti di un luogo che risulta veramente democratico.

Credendo che la democrazia sia anche partecipazione, cerchiamo di fare in modo che il dialogo tra biblioteca e lettori si infittisca, tramite questo blog, la pagina facebook, l’uso di e-mail e la creazione di particolari iniziative. L’ultima idea è la domanda, rivolta a tutti voi, sulla rivista di fotografia e di salute che preferireste avere in biblioteca il prossimo anno (tra quelle indicate). I periodici elencati sono tutti presenti in biblioteca, nei pressi del bancone, per chi volesse visionarli. Il termine per esprimersi è il 15 dicembre. Un click non costa niente, ma per noi vale veramente molto: è espressione infatti di un desiderio del lettore, che va considerato, accolto, e, se possibile, esaudito.

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