mercoledì 2 maggio 2012

La Cina è vicina!


E’ possibile viaggiare in un paese lontano o addirittura attraverso i secoli, non muovendosi da Breda di Piave o facendo al massimo un quarto d’ora di strada?
Quello che segue è solo un suggerimento di un possibile percorso “multimediale” attraverso il quale affrontare un’avventura affascinante, che si svolge in Cina, partendo dalla decadenza del periodo imperiale fino ad arrivare al paese che conosciamo oggi. Un processo lento ma inesorabile, che ancor oggi porta i suoi traumi e le sue conseguenze. E per approfondirlo basta fare, neanche a dirlo due passi in Biblioteca: possiamo incominciare il nostro cammino con un film fondamentale di Bernardo Bertolucci, “L’ultimo imperatore” , che ci offre un’analisi storica e umana di quel periodo, (accompagnata dalle suggestive musiche di Ryuichi Sakamoto) narrando la storia di Pu Yi, incoronato all’età di due anni nel 1908 e poi, dopo svariate traversie e rieducazioni, ridotto a “normale cittadino” nella Cina comunista.
A questo punto è inevitabile, se il film vi è piaciuto, fare una capatina a Treviso. Ca’ dei Carraresi ospita ancora fino al 20 maggio prossimo una sontuosa mostra incentrata proprio sulla dinastia Manciù e sulla figura di Pu Yi, con manufatti originali, documenti storici e fotografie dal 1644 agli ultimi giorni dell’imperatore, nel 1967. Prezzi e orari sul sito.
Continuando questo viaggio, per chi volesse rendersi conto dell’enorme trauma sociale causato dalla Rivoluzione Culturale di Mao e del cambiamento radicale avvenuto in una società così vasta, niente di meglio di un libro, in particolare quello di Tiziano Terzani, “La porta proibita”, del 1984, che racconta della sua esperienza a Pechino e in varie parti del paese tra fine anni ’70 e inizio ’80, fino all’espulsione dopo aver vissuto intensamente la sua avventura, mandando i figli alle scuole locali, conoscendo la gente e le sue abitudini. Una visione certo da un punto di vista “occidentale” (ma dal più “orientale” dei nostri reporter) di quello che stava succedendo all’interno di un paese ancor più inaccessibile di oggi.
Il viaggio virtuale non si ferma qui, consultando il catalogo della biblioteca possiamo passare per i fatti di Piazza Tien an men fino alla Cina del presente e del futuro, con saggi di Federico Rampini e di altri autori, anche internazionali su temi sociali ed economici che per forza di cose nel mondo di oggi ci riguardano molto da vicino. Le possibilità sono molteplici con un catalogo così ampio (e gratuito!) a disposizione, e possiamo compiere le ricerche che ci interessano sia attraverso gli scaffali virtuali di Sebina, che con l’aiuto del personale di provata esperienza della Biblioteca. Buoni viaggi a tutti!
Christian S.

2 commenti:

  1. Ottimi suggerimenti per un viaggio affascinante tra libri, arte e cinema! Grazie!

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  2. Non solo un viaggio in Cina, ma un viaggio in Cina totalmente gratuito! :-)
    Grazie Christian per il bellissimo post! Hai colto una delle caratteristiche principali delle biblioteche: offronto la possibilità di fare viaggi straordinari - restando seduti in una sedia, in poltrona, o distesi sul letto prima di addormentarsi!

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