domenica 21 ottobre 2012

Carnevale dei Libri di Scienza #13: le scienze nella letteratura

Se qualcuno è venuto in biblioteca negli ultimi giorni, avrà notato, accanto alla porta d'ingresso, una speciale vetrina allestita con libri di vario genere: alcuni di narrativa e alcuni di divulgazione.
Cos'hanno in comune questi testi? Il fatto di essere tutti libri di scienza.
Libri di scienza, senza ombra di dubbio, sono i saggi di divulgazione scientifica. Ma lo sono anche, in qualche modo, le opere narrative che alludono ad argomenti scientifici, nella trama o nella struttura o nell'intento comunicativo.
Da questa considerazione è derivato il tema che BiblioBredaBlog ha voluto dare all'edizione numero 13 del Carnevale dei Libri di Scienza, iniziativa ideata dalla casa editrice Scienza Express che per questo mese di ottobre viene ospitata dal nostro blog, con il tema "Le scienze nella letteratura".

L'attenzione prestata dalla Biblioteca di Breda e dai Gruppi di volontari nei confronti dei temi della scienza è testimoniata anche in alcuni post apparsi su questo blog.
Nello scorso mese di agosto, abbiamo dedicato il post A Neil Armstrong, pioniere della luna
alla scomparsa del primo uomo ad avere camminato sul nostro satellite, cogliendo l'occasione per descrivere lo scaffale dedicato all'astronomia e ai temi connessi con la conquista dello spazio.
In giugno, L'evoluzione di Calpurnia... con la matita di Anna Maria celebrava la vittoria di uno dei primi premi del concorso "Letture in ConCorso", vinto dal lavoro di Anna Maria Zampieri. L'opera che la giovane lettrice recensiva era "L'evoluzione di Calpurnia", romanzo di Jacqueline Kelly incentrato sulla teoria dell'evoluzione di Darwin.
In marzo, nel post Leggere la scienza veniva ricordata l'importanza dei saggi di divulgazione scientifica, che in molti casi riescono ad attrarre l'attenzione di ragazzi poco avvezzi alla lettura: non sono rari i casi in cui libri di questo tipo abbiano fatto scattare la molla e abbiano trasformato un non-lettore in un ragazzo innamorato dei libri (romanzi inclusi).
Tornando con la memoria ancora più indietro, nel settembre del 2009 la Biblioteca organizzò un'iniziativa dedicata al tempo stesso ai generi narrativi della fantascienza e del fantasy e al settore della divulgazione scientifica. L'evento si intitolava "FantasticaScienza", e si svolse tra proiezioni di film a tema, osservazioni pubbliche del cielo con letture, e conferenze su narrazione e cinema.

Questo Carnevale dei Libri di Scienza, quindi, rappresenta l'ennesima puntata di una lunga storia di vicinanza tra la Biblioteca di Breda e la scienza nelle sue varie forme.
L'iniziativa si verifica oggi in concomitanza con la giornata conclusiva di BiblioWeek, settimana di promozione e di eventi speciali per le biblioteche della provincia di Treviso. Oggi, a Breda, oltre al Carnevale, si svolgerà il libero scambio dei libri e una lettura per bambini.
Tra i libri che fanno bella mostra di sè nella vetrina della Biblioteca ci sono i volumi che alcuni divulgatori hanno recensito nei loro blog per questa edizione del Carnevale; accanto ad essi, anche alcuni titoli editi da Scienza Express, la casa editrice che ha inventato il Carnevale dei Libri di Scienza.

E veniamo appunto alle recensioni.
La prima ad esserci stata segnalata, intitolata Queste oscure materie / His dark materials, è apparsa sul blog Knedliky di Palmiro Poltronieri (Zavorka), e riguarda l'omonima trilogia fantasy di Philip Pullman. In particolare, Zavorka descrive lo stretto collegamento tra la "polvere", concetto chiave nella trama del libro e sostanza impalpabile che filtra tra gli universi, misteriosamente legata al libero arbitrio umano, e la materia oscura, uno dei temi più affascinanti della fisica contemporanea.
Ancora Zavorka segnala un suo più recente post, intitolato Letteratura e scienza, a modo mio, quasi un taccuino di sparpagliati appunti sul tema delle relazioni tra l'ambito letterario e quello scientifico, da Fred Vargas a Italo Calvino, da Raymond Queneau a Lewis Carroll.

Raccogliendo i contributi per il Carnevale, può capitare che spuntino anche delle vecchie conoscenze di BiblioBredaBlog, nella fattispecie Paolo Alessandrini, autore del blog Mr. Palomar. Il post segnalato si intitola Il grande quadrato di Perec, ed è una esplorazione del mondo narrativo-combinatorio dell'autore di "La vita istruzioni per l'uso". In particolare, Mr. Palomar sottolinea come Perec abbia utilizzato un concetto matematico come i quadrati greco-latini come "vincoli narrativi" per il suo monumentale romanzo. Ma come suggerisce il post, "I numerosi appigli matematici non fanno del romanzo di Perec un arido puzzle senza anima: al contrario rendono ancora più affascinante ed enigmatica un'opera che viene considerata tra i massimi capolavori del Novecento."

A proposito di Perec, un altro blog partecipante al Carnevale, Taccuino 22 di Alessandro Aquilano, aveva pubblicato tra marzo e aprile un ciclo di sei interessanti post, che esploravano particolari aspetti del romanzo, e ci sembra appropriato riprenderli in quest'occasione: Introduzione e dichiarazione d'intenti, Mappa, La cantina bianca, Elenchi, Storie, Errori.
Dallo stesso blog arriva la segnalazione di un post più recente, L'uomo che cominciò a sospettare di avere una dimensione in meno, dedicato al classico "Flatlandia", scritto nel 1884 dal reverendo Edwin Abbott Abbott: con le parole dello stesso Aquilano "un libretto che allarga la mente come un compressore fa con un palloncino, e che dovrebbe essere letto nelle scuole appena si comincia a parlare di geometria."
Il post evidenzia come questo racconto riesca a spiegare con sorprendente potenza visiva concetti difficilmente rappresentabili dalla mente umana, come ad esempio le dimensioni dello spazio oltre la terza. Partendo dallo scialbo mondo a due dimensioni, parodia della società vittoriana, Abbott porta il suo protagonista Quadrato attraverso mondi a più dimensioni, per poi imbattersi nel puntiforme mondo a zero dimensioni. Insomma, un libro pieno di sorprese, divertente e insieme più efficace di molti testi di geometria.


Il blog La scuola del sapere di Rosa Maria Mistretta, ci segnala un Omaggio a Isaac Asimov, che fu al tempo stesso grande autore di narrativa fantascientifica e brillante divulgatore di scienza: come scrive la stessa blogger, "Intere generazioni hanno sognato tra le pagine delle sue grandiose speculazioni sulla storia futura, hanno assimilato importanti nozioni scientifiche divulgate in maniera comprensibile ma mai banale, da scienziato prima che da scrittore. Ma forse, più importante di tutti, è stato il suo messaggio di fiducia nell'umanità, nella razionalità scientifica, nel rifiuto delle superstizioni e della violenza."
Non poteva mancare, in extremis, il contributo del fondatore del Carnevale, Daniele Gouthier di Scienza Express, che invia Paura della matematica, recensione dell'omonima raccolta di racconti di Peter Cameron, autore del più noto "Un giorno questo dolore ti sarà utile".
Questa raccolta, sottolinea Gouthier, non è certo un libro di matematica; dalle storie che Cameron racconta con delicatezza e intensità, tuttavia, gli spunti matematici emergono di tanto in tanto.


Grazie a tutti per i contributi... e viva i libri di scienza, che fanno parte, a pieno titolo di tutte le biblioteche del mondo. Non andate a cercarli solo nella classe 500 ma anche nella classe 800!


2 commenti:

  1. Gran bel blog, ben curato,
    complimenti per lo stile e l'impaginazione, e soprattutto per il lavoro continuativo di supporto ai gruppi di lettura. Bella edizione del carnevale,
    grazie, a Donata e a tutti i lettori!

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  2. Davvero molto interessante!
    Credo che la letteratura si nutra continuamente di scienza - della vera scienza, che è ricerca e scoperta del nuovo. In quello spazio inquietante che è l'ignoto, il celato - il Sacro - l'uomo trova spazio per interrogativi profondi e nobili, che lo impegnano in riflessioni mai banali, riflessioni capaci di scuoterlo, ferirlo, ma renderlo migliore.
    Come già si diceva a proposito di Buzzati (vedi tra i post precedenti), il mistero - in tutte le sue forme - richiede ancora alla letteratura uno sforzo capace di saper esplorarne le dinamiche, senza mai esaurirle. Se la scienza offre questo mistero, e lo consegna al pensiero, il connubio tra lei e la letteratura resta saldissimo.
    Complimentoni per l'iniziativa!

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