lunedì 20 maggio 2013

Perchè non funziona?!

In certe giornate, entri nel catalogo online della tua biblioteca e trovi questa scritta: "Avviso: a partire dal... p.v. non sarà possibile accedere ai servizi online di questo catalogo, per un intervento di aggiornamento del programma".
Ti chiedi: "Ma cosa staranno facendo questi bibliotecari?"
In realtà, i bibliotecari attendono pazientemente, come gli utenti. In più, ritirano fuori i sistemi antichi, per poter rispondere alle richieste dei loro lettori: registrazione a mano, scarico dei libri resi prorogato a 2-3 giorni dopo, controllo fisico a scaffale della presenza di libri.

Il blocco di questi giorni (oggi, 20 maggio e domani, 21 maggio) era programmato, per consentire di acquisire un aggiornamento del programma. Potrà succedere anche tra poche settimane (3-5 giugno, 24-25 giugno), perchè molte biblioteche del veneziano "entreranno" con i loro patrimoni nel principale catalogo unico del Veneto, che comprende già le province di Vicenza, Belluno, Treviso.  
Ma a cosa serve un catalogo unico? Serve perchè un utente, vedendo un libro rarissimo presente a Venezia o in una biblioteca dell'alto bellunese, può chiedere l'interprestito extra-provinciale o, se il libro non è prestabile, andare direttamente sul posto per leggerlo. Serve perchè, sempre più, un certo libro venga "descritto" in una sola maniera (e l'utente sappia che è proprio uno, quello che cerca). Serve perchè, accomunate dall'uso di un software, le biblioteche si fanno forti, possono sostenersi e darsi supporto nei momenti di difficoltà.
Sarebbe quindi cosa gravissima se, come sembra, per mancanza di fondi, si fosse costretti a chiudere il "papà" dei catalogi unici, noto come Opac SBN, a cui fanno riferimento 5.000 biblioteche (compresa la nostra) e che è visitato da 2 milioni e mezzo di utenti l'anno. E' una delle poche buone pratiche italiane, un fiore all'occhiello a livello internazionale. Per saperne di più, cliccate qui e seguite on-line la vicenda: molti siti ne stanno parlando.   

 

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