martedì 29 ottobre 2013

A spasso con Buzzati

Lunedì prossimo, 4 novembre, alle ore 21 il Gruppo Lettura "Voci di Carta" si riunirà per il consueto incontro del primo lunedì del mese.
Attenzione: da questo mese l'appuntamento non sarà più nell'aula magna della scuola media, ma in Biblioteca!
Come sempre, noi lettori siamo sempre felici se qualcuno desidera unirsi al Gruppo, o anche soltanto
assistere ai nostri incontri: la nostra forza sta nell'unione e nell'amicizia tra le persone, per cui fatevi avanti!

L'attività 2013-14 del Gruppo si è aperta già da qualche settimana con un primo incontro che si è tenuto lunedì 7 ottobre, ma per la verità il primo appuntamento "non ufficiale" della nuova stagione ha avuto luogo l'8 settembre: non è stata una riunione né una lettura, ma una piacevolissima gita a Belluno, allargata alle famiglie dei lettori, nei luoghi di Dino Buzzati.
Buzzati è uno scrittore che noi di "Voci di Carta" amiamo molto, e alcune delle nostre passate letture lo hanno visto anche come protagonista. In particolare, qualcuno di voi ricorderà la serata che nel marzo 2012 era stata dedicata a quattro grandi autori veneti: Zanzotto, Meneghello, Rigoni Stern e, appunto, Buzzati.
L'uscita bellunese ha visto la partecipazione di quasi tutto il Gruppo. Ci siamo trovati al parcheggio Lambioi alle 9.30, e, dopo una ritemprante sosta in un bar cittadino, la bibliotecaria Donata, degna guida autoctona, ha dato inizio alla visita del pittoresco centro storico.
Belluno è una città piccola ma incantevole: la sua meravigliosa posizione ai piedi delle Dolomiti le attribuiscono un raro fascino. Non a caso il suo nome sembra derivare da un'antica radice celtica che significa "città splendente".

Dopo il giro per il centro il Gruppo ha avuto l'emozionante opportunità di visitare il giardino di Villa Buzzati, appena fuori della città, dove l'autore del "Deserto dei Tartari" nacque nel 1906 e trascorse quasi tutte le sue estati.
Un gentile e competente pronipote dello scrittore ci ha accompagnati alla scoperta dei luoghi pieni di mistero nei quali Buzzati ambientò molte delle sue storie: il mitico granaio (si pensi al racconto "Il fantasma del granaio"), il grande giardino della villa (“Le gobbe nel giardino”, “Plenilunio”), la rossa chiesetta di San Pellegrino, dove fino a qualche anno fa erano custodite le ceneri dello scrittore.
Dopo un abbondante pranzo in compagnia in un ristorante in località Coi di Navasa, ecco l’immancabile tappa nel ridente paesino di Valmorel, nel quale Buzzati ambientò la sua ultima opera: "I miracoli di Valmorel", una raccolta di prodigi che lo scrittore immaginò compiuti da Santa Rita nei dintorni di queste valli.  Il libro, che è tra l'altr
o disponibile in Biblioteca, è costituito da una sorprendente carrellata di miracoli, per i quali Buzzati realizzò non soltanto i testi descrittivi, ma anche, e soprattutto, gli immaginari ex-voto.

Nella finzione del libro, Buzzati fa riferimento ad un capitello votivo dedicato a Santa Rita, che al momento della stesura dell'opera non esisteva. Con Buzzati ancora in vita, il Comune di Limana intraprese l'idea di costruire veramente la cappelletta, adornandola con uno dei dipinti che lo scrittore realizzò per il libro. Siamo passati davanti al capitello, che si trova sulla strada che da Valmorel riporta verso la Valbelluna (anche se oggi il dipinto custodito è una copia dell'originale dipinto da Buzzati).
Un passaggio al piccolo ed antico santuario della Madonna di Parè, al quale sono connesse alcune particolari leggende, ha chiuso l'itinerario buzzatiano.
Ricorderemo molto piacevolmente questa bella gita: ci auguriamo che non rimanga un caso isolato ma che sia seguita in futuro da nuove occasioni di condivisione, all'insegna dell'amicizia e dell'amore per la lettura.
Paolo

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