lunedì 24 novembre 2014

Chiamate la levatrice. Racconti di vite che nascono e molto altro...

Sicuramente avrete sentito parlare della figura della levatrice, storicamente però il suo ruolo non è stato mai approfondito e apprezzato come merita.
Finché una levatrice stessa non ci ha pensato, scrivendo un interessante racconto, pubblicato in Italia da Sellerio, della sua esperienza nella Londra degli anni '50, che è anche un omaggio a tutte le altre donne che facevano questo straordinario lavoro.
In bicicletta per i Docklands londinesi, nei quartieri popolari, più vivaci e popolosi di tutta l'Inghilterra, Jennifer Worth se ne va, a qualsiasi ora del giorno e della notte, a far nascere bambini. Naturalmente questo libro non parla solo di parti, la protagonista narrando quel che accade nel breve ma intenso spazio delle sue "visite" ci regala particolari sul modo di vivere e di pensare delle famiglie in quel periodo, storie di povertà, miseria, come il racconto sull'ospizio per indigenti, straziante, oppure di una coppia ancora molto unita che arriva al 25° figlio. Jennifer vive in un convento chiamato Nonnatus House, attorniata da delle eccentriche e sorprendenti suore. 
Questo libro, scritto con maestria e onestà, ci fa conoscere un'umanità vera, oltre ad un modo di far nascere i bambini che un tempo era diverso, meno tecnologico forse, sicuramente rispettoso della persona e della natura, più autentico.

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