Lo scritto di oggi è di Laura (Classe terza C della scuola media "Galileo Galilei" di Breda).
Incontro
con Guido Sgardoli
Come da tradizione, la nostra scuola, in
collaborazione con la biblioteca comunale, ha organizzato un incontro con uno
scrittore.
Quest’anno, noi alunni delle classi terze,
abbiamo avuto il piacere e l’occasione di conoscere Guido Sgardoli, un
veterinario di Treviso, Premio Andersen 2009, come miglior scrittore per
ragazzi.
Ci ha raccontato che, nei primi tempi in cui
scriveva e avevano pubblicato un paio dei suoi romanzi, tutti i suoi amici gli
dicevano di lasciar perdere il lavoro di veterinario; ma rispondeva sempre che
fare il veterinario, per lui, era un piacere, proprio come scrivere e quindi ha
deciso di portare avanti parallelamente queste sue due passioni, anche se
spesso gli capita di pensare che fa “lo
scrittore di mestiere e il veterinario per hobby”.
Guido Sgardoli ci ha spiegato che per lui il
concetto di trama non esiste, ma solo
quello di storia, nel senso che non è
importante sapere di cosa parla un libro, ovvero le varie avventure dei
personaggi, i loro problemi e tutto quello che questi comportano, ma preferisce
scavare più a fondo, per riuscire a capire quale sia il vero messaggio del
libro che si sta leggendo, di qualsiasi genere esso sia: “perché ogni libro lascia un messaggio ben preciso, che sa far
riflettere”.
L’autore ha iniziato a scrivere quando aveva più
o meno la nostra età, ma nessuno aveva mai letto quello che aveva scritto,
finché un giorno ha deciso di iscriversi ad un concorso per giovani scrittori e
lo ha vinto. Quindi ha iniziato a scrivere seriamente e i suoi libri vengono
pubblicati e anche tradotti all’estero. Guido Sgardoli, oltre a scrivere
romanzi propri, ha riscritto alcuni classici, ad esempio “Zanna Bianca” di Jack
London, per renderne più semplice la lettura anche ai più piccoli.
Noi in classe abbiamo letto un suo libro, “O sei
dentro o sei fuori”, che racconta una storia di grande amicizia, che andrà però
riconsiderata, tra Gabri e Franz e un viaggio che fanno insieme di nascosto dai
genitori.
Abbiamo avuto la possibilità di chiedere allo
scrittore se questa storia fosse autobiografica, oppure frutto della sua
fantasia.
E cosa ci ha risposto? Ci ha rivelato che è
tutto vero!....o meglio, ha raccontato di una “ragazzata” fatta da lui con un
suo amico, dopo aver detto ai genitori che sarebbero andati a Jesolo, invece “hanno puntato” il Lago di Garda.
Ovviamente nel libro ha cambiato i nomi di luoghi che i due protagonisti hanno
visto e ha aggiunto dei piccoli inconvenienti che hanno reso il tutto molto più
complicato, ma che lui e il suo amico non hanno, fortunatamente, incontrato.
La cosa buffa è stata che i suoi genitori lo
hanno scoperto solamente dopo la pubblicazione del libro, dopo trent’anni circa
dalla fine della “scappatella”.
Guido Sgardoli ci ha raccontato che preferisce
non concentrare in un unico personaggio tutta la sua personalità, altrimenti
uscirebbe troppo allo scoperto; quindi, la descrizione del carattere e dei modi
di fare di un protagonista è composta in parte da un po’ di lui, e d’altro
canto da pura immaginazione.
L’autore ama molto spostarsi e questi suoi
viaggi in tutt’Italia gli hanno permesso di vedere e visitare posti nuovi che
gli sono serviti per l’ambientazione delle sue storie, anche se molte di queste
sono collocate al di fuori dell’Italia.
Guido Sgardoli ci ha detto che non riesce proprio
a capire quelle persone che dicono che a loro piace leggere, ma non hanno tempo
per farlo, perché poi, facendo qualche calcolo, si scopre che hanno diversi
“tempi morti” in cui potrebbero dedicarsi alla lettura.
Alcuni di noi hanno chiesto allo scrittore
qualche consiglio per diventarlo…ma lui ci ha risposto che “di tecnico” non poteva darci nessun
suggerimento e in cambio ci ha detto che dobbiamo leggere molto e che
addirittura, senza che ce ne accorgiamo, un giorno questo
sogno può avverarsi.
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