Si è trattato di una serata dedicata a un mezzo a due ruote caro a molti di noi: la bicicletta.
Il Gruppo aveva selezionato già da tempo alcuni brani da proporre ai presenti. Ha deciso però di aggiungere a questi qualche contributo personale. Tre lettori (tra i dieci che sono saliti sul palco) hanno scritto il loro personale ricordo sulla bicicletta, e l' hanno condiviso con il pubblico.
Per fare in modo che la condivisione sia ancora più ampia, pubblicheremo i tre brani nel nostro blog!
Oggi proponiamo la poesia di Debora Cepollaro.
"Quella piccola bici"Riaffiora dai ricordiDegli anni ancora acerbiquella piccola bicie … sembra ieriquando per l’ultima voltal’ho lasciata sull’atrio di casain un tardo pomeriggio d’estate.Fedele compagna di giochie gioco essa stessadi quella parte più bella di vita!Sui suoi pedali han corso velocii miei piccoli piediassieme ai sogni innocentie ai pensieri distratti.Bambina su lei volavo leggera,la salita non costava faticae la discesa, felice,durava appena il tempo d’un sorrisoTenere immaginidi un mondo solo mio;lì gli occhiinconsapevoliguardavano lontanodove a breve sarebbe natal’alba ansiosa e incertadei miei domani
Per quanto la mia voce non sia fuori dal coro, bensì "dentro" (sono membro del gruppo lettura, ho partecipato all'ultima iniziativa e ho anche scritto un brano che io stesso ho letto); per quanto, quindi, il mio giudizio non sia squisitamente oggettivo, non posso tacere l'ottima idea e quello che per me è stato un colpo di genio. Credo che il risultato finale sia stato ottimo. Per diverse ragioni:
RispondiElimina- la prima, perché ha dato la possibilità a delle persone che volevano confrontarsi con la scrittura di mettersi in gioco e osare;
- la seconda, perché leggere un proprio brano ad alta voce non è facile: significa offrirlo al giudizio del pubblico e accettare anche la critica imprevista. L'atto di coraggio è, quindi, sintomo di una completa fiducia nel gruppo con cui si lavora, che ti supporta e ti sostiene un gesto di amore gratuito verso le persone che ascoltano;
- la terza, perché sono state scritte cose molto belle (mi si escluda, per onestà di valutazione): vere, autentiche, profonde, “genuine”;
- la quarta, the last but not the least, perché ognuno ha letto il proprio testo con … mi si consenta l’enfasi: verità. Si percepiva, almeno per me, la voglia e il piacere, l’entusiasmo e la grinta, l’orgoglio e la sagacia di leggere uno scritto di propria mano. Non un esercizio fine a se stesso, dunque, o un’esibizione meramente autoreferenziale: anche la lettura ne ha beneficiato e, si spera, anche il pubblico – e questo è il nostro scopo.
Luca