martedì 2 febbraio 2021

Il Giorno del Ricordo : consigli di lettura e di visione

 Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

La biblioteca di Breda propone degli spunti per ricordare e riflettere su queste drammatiche vicende.

Iniziamo proponendo dei libri presenti in biblioteca e disponibili al prestito: 

1) “Istria: amata e sconosciuta”, di Ligi Roberto, Piazza editore 2014

Ligi Roberto è nata a Cittanova d'Istria, l'odierna Novigrad ma ormai è trevigiana d'adozione.

Attraverso una sorta di autobiografia, racconta la storia della realtà di confine istriana, prima e dopo l’esodo, e dei legami esistenti tra le due sponde dell'Adriatico. Narra non solo l’amore verso la sua terra di nascita, che ha dovuto lasciare, ancora bambina, nel 1946, ma anche i fatti storico politici che hanno caratterizzato l’area durante il secondo conflitto mondiale. Il libro permette quindi al lettore di comprendere la storia attraverso un intenso racconto.

2) “La foiba grande” di Carlo Sgorlon, Mondadori 1992

Si tratta di un romanzo che ripercorre le vicende di Benedetto Polo, un vasaio che dopo anni di emigrazione in America, rientra nel suo paese in Istria, nel 1945-46. Assiste allo sfasciarsi della comunità, a causa dell'emigrazione. Alla fine anche lui deciderà di andarsene a Venezia, lasciandosi alle spalle una regione che ormai ha cambiato pelle e dove gli ultimi italiani rimasti sono vecchi.

3) “L'altra sponda adriatica” di Francesco Piazza, Cierre edizioni 2001

Francesco Piazza, già ricercatore e membro del Direttivo dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca Trevigiana, descrive, in questo interessante volumetto di poco più di 100 pagine, i fatti tragici che hanno interessato Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia.

Un capitolo è dedicato alle foibe e uno all'esodo, nel tentativo di chiarire e sintetizzare le complesse vicende storiche che si svolsero tra la fine tra il 1944 e la fine degli anni '50 del Novecento.

4) “Profughi” di Gianni Oliva, Mondadori 2005

Gianni Oliva, torinese, si è sempre occupato di descrivere i fatti meno indagati della storia recente.

Rispetto al libro di Francesco Piazza, è un saggio più lungo, con un piccolo apparato fotografico centrale, percentuali, cartina geografica e una ricca bibliografia. Sull'argomento, Gianni Oliva ha scritto anche un altro libro, che in parte può compenetrarsi con questo: si intitola “Esuli” ed approfondisce maggiormente il tema dell'esilio.

5) “Deportati a Treviso. La repressione antislava e il campo di concentramento di Monigo 1942-1943” di Francesco Scattolin, Maico Trinca e Amerigo Manesso, Istresco 2006

Gli autori hanno fatto una accurata ricerca documentaria per ricostruire gli avvenimenti del 1942-43 che riguardarono il campo di concentramento di Monigo, a Treviso.

Il campo entrò in funzione in luglio 1942 e arrivarono sloveni della provincia di Lubiana e croati rastrellati nelle zone di confine tra Slovenia e Croazia. Il 2 luglio furono deportati 559 sloveni : si trattava di insegnanti e studenti di liceo. Dai dati raccolti, pare che nel 1942 ci fossero 3500 internati di cui 700 bambini.

Le persone al loro arrivo venivano private di tutti i beni e non ricevevano una divisa, con il risultato che i vestiti estivi che indossavano durante l’inverno furono del tutto inadeguati. Scarsità di cibo e di igiene, punizioni arbitrarie e futili, appelli alle più svariate ore del giorno contribuivano a rendere la vita insopportabile.

Nel corso del 1943 alcuni internati andarono in altri campi; gli studenti, le donne e i bambini tornarono in Slovenia; man mano il campo si svuotò fino all’armistizio dell’8 settembre 1943. Dopo la fine della guerra tornò ad essere una caserma. Tutt’oggi nel cimitero di Treviso oggi ci sono 187 internati morti tra il 1942 e il 1943.

Nei nostri cataloghi online sono presenti dei filmati:

1)      “Martiri italiani: le foibe del Carso” di Cinecittà: documentario Istituto Luce dell'epoca (95 secondi), per adulti o ragazzi delle superiori. Questo filmato è accessibile liberamente sul catalogo online delle biblioteche venete: https://bit.ly/3rr5Go3

2)      Dispensa per le scuole a cura di Guido Rumici: https://bit.ly/3pGlp1H

3)  4 documentari storici e un concerto dal palazzo del Quirinale per il giorno del ricordo sul MLOL (MediaLibraryOnLine è un portale ricco di contenuti digitali: è necessario iscriversi al servizio, per farlo contatta la biblioteca)

4)      5 Ebook sempre su MLOL:

“E allora le foibe?” Di Eric Gobetti, edito nel 2021

“Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel '43” di Frediano Sessi (presente anche in BINP)

“Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria” di Gianni Oliva

“Italiani due volte. Dalle foibe all'esodo: una ferita aperta della storia italiana” di Dino Messina

“Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia” di Gianni Oliva

 

 

 

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